L’impianto è costituito essenzialmente da una stazione di ricevimento dei rifiuti da autocisterna per la rimozione dei materiali grossolani e delle sabbie da una serie di serbatoi per lo stoccaggio dei rifiuti liquidi industriali non pericolosi di capacità di circa 800 mc, da una serie di serbatoi per lo stoccaggio dei reagenti (acido solforico, cloruro ferroso, calce e polielettrolita) da n° 7 reattori in acciaio inox di varie dimensioni corredati di agitatori per il trattamento chimico-fisico, attuato mediante neutralizzazione, con o senza precipitazione degli inquinanti dalla soluzione e reazioni di ossidoriduzione, da un ispessitore statico, da un decantatore circolare e da una filtropressa a piastre. La stazione di ricevimento è stata potenziata, sulla base dell’esperienza di esercizio, con un nuovo tamburo drenante rotante (diametro 1200 mm) con coclea e barra di lavaggio. Mentre l’acqua viene inviata alle vasche di carico ed ai serbatoi di stoccaggio le sabbie sono separate per filtrazione e decantazione in un cono dissabbiatore; la sabbia è aspirata dal fondo del dissabbiatore mediante filtrococlea.
Le acque, dopo il trattamento che avviene nei reattori sono avviate alle due vasche di accumulo finale. Dopo l’esito positivo comprovato dalle verifiche analitiche, le acque sono recapitate all’impianto di depurazione biologica. I fanghi prodotti e sedimentati nei singoli reattori a seguito del trattamento chimico fisico vengono estratti e convogliati all’ispessitore statico; dopo l’aggiunta di polielettrolita, gli stessi, tramite pompe monovite, sono inviati ad una sezione di disidratazione meccanica dedicata, costituita da una filtropressa a piastre.
Dopo la disidratazione sono avviati allo smaltimento in discariche autorizzate.
La potenzialità massima che l’impianto è autorizzato a smaltire e depurare in un anno è di 110.000 tonnellate di rifiuti liquidi.