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Decantazione primaria

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I liquami, depurati delle sostanze in sospensione con dimensioni dell’ordine del decimo di millimetro, fluiscono quindi in due bacini di decantazione primaria (lunghezza 68 m, larghezza 12 m, profondità media del liquame 3 m) nei quali avviene la separazione dei fanghi.
In questa sezione si opera la eliminazione dei solidi sospesi secondo il principio per cui se un’acqua contenente materiali di densità diversa, mantenuti in sospensione dalla turbolenza, viene posta in condizione di relativa quiete, i materiali più pesanti sedimentano, mentre quelli più leggeri si raccolgono in superficie.

Decantazione primaria: vasca, stramazzi e carroponte
Decantazione primaria: vasca, stramazzi e carroponte

I materiali in sospensione si distinguono in granulari e flocculenti: i primi sono costituiti da sabbie o polveri, i cui granuli aventi peso specifico maggiore sedimentano individualmente, con velocità che dipendono unicamente da densità e dimensioni; i secondi di natura inorganica, come alcuni ossidi o idrati, o organica come i fanghi biologici, tendono ad aggregarsi formando fiocchi di dimensioni e velocità di sedimentazione crescenti nel tempo, per l’adesione delle particelle colloidali, che non sedimenterebbero da sole. I materiali sedimentati costituiscono il fango, che viene convogliato in testa alle vasche stesse e raccolto mediante raschiatori di fondo in tramogge dalle quali viene poi estratto e inviato allo specifico trattamento (ispessimento).
I surnatanti, che galleggiano sulla superficie dell'acqua, sono rimossi da una lama raschiante che li immette in una canaletta di raccolta da cui vengono inviati in un pozzetto di accumulo. La fase liquida, sfiorata dagli stramazzi di fondo vasca, si immetterà nel comparto biologico destinato alla denitrificazione (lunghezza 11 m, larghezza 26 m, profondità 8 m), dove si mescolerà con i fanghi di ricircolo provenienti dalla decantazione finale. Si tratta di una miscela a forte contenuto di nitrati la cui presenza risulta essenziale per il meccanismo di denitrificazione stessa. Nel comparto in questione viene mantenuta una adeguata miscelazione con agitatori lenti e in condizioni ambientali di tipo anossico. I microorganismi denitrificanti contenuti nei fanghi di ricircolo utilizzano per la loro respirazione l'ossigeno contenuto nella molecola di nitrato –NO3- da cui per riduzione progressiva si libera l'azoto nell'atmosfera.

Ultima modifica
17/04/2023
Ultimo aggiornamento
17/04/2023