Poiché si definisce impatto ambientale “qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, conseguente ad attività, prodotti o servizi di un’organizzazione” il Consorzio si qualifica come una azienda ad impatto ambientale complessivamente positivo.
Infatti, dal punto di vista del bilancio ambientale si può stimare un beneficio ambientale riferito agli scarichi idrici di oltre 160 000 abitanti serviti.
In condizioni normali il costo ambientale più significativo (e in qualche modo quantificabile) deriva dai consumi idrici (del tutto trascurabili anche per il riutilizzo dell’acqua depurata), dai consumi energetici (per la lunghezza dello sviluppo lineare delle condotte ed i costi di pompaggio dovuti alla morfologia del territorio), dalla occupazione delle discariche (aspetto destinato a diventare meno significativo per il reimpiego dei fanghi in agricoltura e per il futuro impianto di sanificazione).
Quest’ultima voce ha la maggiore incidenza, tuttavia anche in considerazione della produzione di rifiuti l’impatto negativo totale è inferiore al 2% dei benefici ambientali (una popolazione stimata ipoteticamente di 2 856 abitanti che consumano poca acqua potabile ed energia elettrica, contro 166 000 abitanti serviti da un servizio di depurazione efficiente).
Per quanto riguarda gli odori non è disponibile una correlazione con un numero di abitanti teorico, tuttavia il Consorzio, attraverso un grosso sforzo impiantistico ed organizzativo (che non ha molti precedenti in altri impianti in termini di risorse impiegate in rapporto alle dimensioni ed agli abitanti serviti) ha eliminato una parte notevole di questi cattivi odori (che non derivano dal processo di depurazione ma dalla presenza di liquame).
Quando, per accogliere le richieste della popolazione, sarà attuata anche sulle stazioni di sollevamento una deodorizzazione locale (normalmente molto poco frequente sugli impianti di pompaggio) ai 640 000 000 di m3 deodorizzati in un anno presso il depuratore, si aggiungeranno alcune centinaia di milioni di m3 di aria trattata dai deodorizzatori decentrati.
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L’organizzazione ha adottato un criterio di significatività per poter individuare, tra gli aspetti ambientali diretti, quelli per i quali è necessario prevedere criteri di sorveglianza e controllo operativo e sui quali è ragionevole pensare di poter identificare obiettivi e traguardi di miglioramento.
Il criterio adottato per la valutazione della significatività, che tiene conto di situazioni normali, eccezionali e di emergenza è di seguito riportato. Si precisa che per condizioni normali si intende il normale esercizio del depuratore, nei termini di funzionamento previsti dai progetti; per condizioni eccezionali si intendono casi particolari di fermata e partenza (transitori), manutenzioni straordinarie di impianti, casi particolari di conduzione di servizi, durante i quali potrebbero verificarsi episodi anomali con conseguente aumento improvviso della significatività degli impatti ambientali, revamping di parti di impianto; per condizioni di emergenza si intendono situazioni quali rottura di tubazioni, pompe o macchinari, mancanza di energia elettrica, precipitazioni eccezionalmente abbondanti, terremoti ecc., ossia eventi non legati a volontarietà o imprevedibili, o incidenti durante i quali la significatività degli impatti ambientali può diventare massima.
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali indiretti è stato esplicitato, in una scala da 1 a 3, il relativo grado di controllo, che può essere inteso come segue:
1 Controllo trascurabile: il Consorzio può solo svolgere una attività di sensibilizzazione.
2 Controllo minore: il Consorzio può incidere relativamente su questi aspetti ambientali.
3 Controllo significativo: il Consorzio può incidere significativamente su questi aspetti indiretti.